Benessere Acustico s.r.l. - isolamenti acustici

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Isolamento acustico: la normativa vigente

 

Il quadro normativo di riferimento per chi si avvicina all'acustica parte da due fonti del diritto: le direttive europee e la normativa nazionale. Vediamole brevemente nei loro punti salienti.

 

Le Direttive Europee:

 

La normativa europea che riguarda tutti gli operatori del settore, dai progettisti, ai costruttori ed ai produttori di materiali è la Direttiva 89/106/Cee, intitolata "Requisiti essenziali applicabili alle opere e suscettibili di influenzare le caratteristiche tecniche di un prodotto". Si tratta di una legge quadro e pertanto va interpretata come un insieme di linee guida cui si dovranno ispirare le normative nazionali. E' composta da più titoli e il titolo 5 è dedicato al rumore.

 

5. Protezione contro il rumore

 

L'opera deve essere concepita e costruita in modo che il rumore cui sono sottoposti gli occupanti e le persone situate in prossimità si mantenga a livelli che non nuocciano alla loro salute e tali da consentire soddisfacenti condizioni di sonno, di riposo e di lavoro.

 

La Normativa Italiana:

 

Le normative nazionali che più interessano sono, nell'ordine temporale, quelle che seguono. Puoi cliccare e accedere alle descrizioni approfondite.

Legge n. 447 del 26 ottobre 1995
Legge Quadro sull'inquinamento acustico.


Stabilisce i principi generali per il benessere acustico
Sia per l'ambiente esterno che per l'ambiente abitativo, si adempie inoltre quanto disposto dall'art. 117 della nostra Costituzione.
E' utile evidenziare alcuni articoli fondamentali:

 

art.2 - definizioni

Riporta le definizioni di: inquinamento acustico, ambiente abitativo, sorgenti sonore, valori limite di emissione ed immissione (assoluti e differenziali), quindi c'è un lessico (una terminologia) a cui tutti gli operatori del settore dovranno uniformarsi;
n Delinea la figura di un professionista, iscritto in appositi elenchi regionali, che è abilitato ad eseguire le misurazioni ed i collaudi, questo è il "tecnico competente" cioè il verificatore.

 

art.3 - competenze dello Stato
Allo stato spetta dettare le regole del gioco, quindi tra le altre cose:

Il tutto con degli strumenti specifici come i decreti attuativi.

art.4 - competenze delle Regioni

Alle Regioni spetta il coordinamento ed il controllo dell'attività sui Comuni, pertanto:

art.6 - competenze dei Comuni

Ai Comuni spetta il controllo dell'attività sul proprio territorio, in particolare la classificazione del territorio comunale. Questo è un atto fondamentale, si tratta della caratterizzazione acustica proprio territorio, una vera e propria "zonizzazione" che deve essere coordinata con gli altri strumenti urbanistici, come il Piano Regolatore.

art.8 - impatto acustico

Prima di realizzare una qualsiasi nuova opera sul territorio comunale è necessario verificare quanto questa possa "disturbare" con l'apporto di nuovo rumore, oppure quanto possa "essere disturbata" dall'ambiente esistente.

La documentazione di impatto acustico o di clima acustico dovrebbe essere quindi allegata alle domande per l'avvio di ogni iniziativa realizzativa o di esercizio sul territorio comunale.

Scarica la L.Q. 26 ottobre 1995, n. 447 (formato PDF - 78 KB)
Legge quadro sull'inquinamento acustico.
(Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie generale n. 254, 30/10/1995)

 

D.P.C.M. 14 novembre 1997
Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.


Stabilisce i valori limite delle sorgenti sonore rispetto le classi di destinazione d'uso del territorio.

 

Questa normativa trova infatti applicazione una volta realizzata la classificazione del territorio di ogni Comune. Riguarda direttamente l'esposizione umana nell'ambiente esterno e nell'ambiente abitativo.


Classificazione del territorio comunale

 

CLASSE I

- aree particolarmente protette

CLASSE II

- aree destinate ad uso prevalentemente residenziale

CLASSE III

- aree di tipo misto

CLASSE IV

- aree di intensa attività umana

CLASSE V

- aree prevalentemente industriali

CLASSE VI

- aree esclusivamente industriali


Per ogni Classe, in cui è stato suddiviso il territorio comunale, vengono stabiliti i sopra citati valori limite.

Da ricordare l'art. 4 che conferma la validità del "criterio differenziale" e permette un'ulteriore tutela per gli ambienti abitativi. Per questi il rumore non deve comunque superare, al di la dei limiti assoluti previsti, il rumore di fondo di più 5 dB di giorno e 3 dB di notte.

 

D.P.C.M. 5 dicembre 1997
Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici.

 

Stabilisce i requisiti acustici delle sorgenti sonore interne ed i requisiti acustici passivi degli edifici. Lo scopo è il contenimento dell'inquinamento da rumore all'interno degli ambienti abitativi, al fine di ridurre l'esposizione umana al rumore. Questo si concretizza:

Grandezze di riferimento e definizioni principali:

Scarica il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 (formato PDF - 76 KB)

Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici